Desiderare di essere belli e inseguire un aspetto ideale non è un atto di vanità, bensì un bisogno personale più che legittimo e giustificato: una parte importante della nostra felicità e del nostro benessere è legata alla percezione che abbiamo di noi stessi e che gli altri hanno di noi, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista sociale.
La dermopigmentazione è una soluzione che permette di rimodellare e di ridefinire il proprio aspetto in modo semipermanente, depositando particolari pigmenti biocompatibili nello strato più superficiale del derma per far sì che sulla superficie della pelle assumano determinate forme e colori. In questo modo, ad esempio, si possono curare le sopracciglia (microblading) ridefinendo la loro forma in maniera naturale oppure lavorare sulle labbra per rendere il loro contorno più definito o la loro presenza più appariscente, come nei casi delle labbra sottili. Questi trattamenti non sono però definitivi, poiché il pigmento verrà riassorbito dal corpo in maniera naturale nel corso del tempo, senza effetti collaterali.
Il ruolo della dermopigmentazione nel curare l’aspetto fisico delle persone assume una dimensione particolarmente rilevante nel settore paramedicale. La cosiddetta dermopigmentazione paramedicale viene usata per mascherare gli spiacevoli segni connessi a incidenti, interventi chirurgici, trattamenti medici e patologie: sopracciglia cadute per alopecia o chemioterapia, cicatrici a seguito di traumi o operazioni, seni che hanno subito mastectomia, mastopessi, mastoplastica additiva/riduttiva o ginecomastia, segni causati da herpes o acne…
Tutte queste occorrenze possono creare disagio alla persona, sia quando si guarda allo specchio, sia quando si trova con altre persone: è ormai innegabile il collegamento che c’è tra stato psicologico e salute fisica, e star bene con sé stessi è parte integrante del processo di guarigione.
È proprio per questo che la dermopigmentazione paramedicale ha preso piede, crescendo e arrivando a collaborare a tutti gli effetti con la medicina: già da 10 anni in Italia ci sono accordi tra oncologi ed esperti di trattamenti estetici, forti della convinzione che questa pratica possa migliorare il benessere psicologico in momenti difficili, facendo sentire bene i pazienti che si guardano allo specchio senza vedere nel proprio riflesso una persona malata e avendo quindi ricadute positive nell’affrontare la malattia stessa. La dermopigmentazione paramedicale permette anche di ricostruire l’areola mammaria con risultati naturali, che permettono di celare gli effetti di interventi decisamente segnanti per la vita di una donna.
In tutti questi casi, è importante che l’operatore di dermopigmentazione abbia ricevuto un adeguato percorso di formazione, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche quello psicologico: deve rendersi conto della delicatezza di questo ambito di lavoro e del tatto richiesto nell’interfacciarsi con i pazienti. Queste maggiori richieste di professionalità e di sensibilità sono bilanciate dal sapere di star migliorando la vita delle persone in momenti difficili.