Il microblading ha il vantaggio di definire le sopracciglia in maniera semipermanente ed è ideale per una vita dinamica perché taglia i tempi di makeup e mantiene l’aspetto impeccabile in ogni condizione: è anche una soluzione contro l’alopecia, ma non può essere fatto su alcune persone come donne incinte o in allattamento, individui affetti da diabete o altre patologie. Approfondiamo quindi l’argomento.
Il microblading è un trattamento estetico che permette di ottenere sopracciglia ben definite e cariche di fascino, integrandosi con i tratti naturali del viso e ottenendo un effetto naturale, ma in questo campo, non esistono benefici universali: gli effetti possono essere valutati in maniera oggettiva, ma l’effettivo valore viene dato dall’individuo, dai suoi desideri personali e dal suo stile di vita quotidiano. Voler apparire belli è qualcosa di facilmente condivisibile, ma le forme e i modi con cui viene concretizzate sono numerose e molto soggettive… D’altronde, non si dice che la bellezza è nell’occhio di chi guarda?
Il microblading, come forma di trucco semipermanente, offre la possibilità di essere perfettamente truccati in ogni momento della giornata senza bisogno di preparazione: una volta effettuato il trattamento, i risultati saranno visibili e impeccabili per un periodo di oltre un anno, ottenendo da una seduta iniziale e da una di follow up per un totale di poche ore, un risparmio di tempo e di energie ripetuto nel tempo per molti mesi. Date queste caratteristiche, il microblading si rivolge a chi ha uno stile di vita molto attivo, chi frequenta o lavora ambienti in cui forma e apparenza sono molto importanti o semplicemente chi vuole godere dei vantaggi del make-up senza la necessità di una cura costante.
Microblading sì anche per interventi di natura paramedicale, ovvero quando si vuole porre rimedio al danneggiamento o alla totale assenza di sopracciglia causata da incidenti, malattie o risultati di cure mediche. Ad esempio, l’alopecia areata è un disturbo che porta alla caduta a chiazze di peli in varie zone, sopracciglia comprese, come effetto patologico del sistema immunitario che attacca le radici dei peli, in maniera temporanea oppure permanente. Un’altra eventualità è quella dei pazienti sottoposti a chemioterapia, che come è noto porta alla caduta di peli e capelli in aggiunta ad altre fonti di malessere. Il microblading è in grado di ridisegnare le sopracciglia da zero, prendendo in considerazione le forme naturali del viso e altri tratti fisici per un effetto naturale e ben integrato con l’aspetto originario della persona, in modo da alleviare perlomeno il disagio psicologico di situazioni come quelle sopracitate.
Il microblading però non è consigliato per tutti: essendo comunque un trattamento che prevede microiniezioni di pigmento da depositare nella pelle del paziente, ci sono alcune limitazioni di natura giuridica e medica da tenere in considerazione. Quindi, microblading no per minorenni, donne incinte o in allattamento, individui affetti da diabete, patologie a trasmissione ematica (HIV, epatite), disturbi epidermici (eczema, psoriasi, infiammazioni attive) e con problemi di emofilia o pressione sanguigna, persone che si sono sottoposte a iniezioni di Botox nei precedenti 30 giorni; per particolari allergie, consultare l’operatore preventivamente.
Attenzione anche a chi vi rivolgere per il trattamento: assicuratevi sempre che l’attestato professionale, la licenza igienico-sanitaria e che utilizzi tutti prodotti monouso e sterili, avvolti nelle pellicole sigillate, e che l’operatore stesso usi dispositivi di protezione individuale (mascherina, camice o grembiule, ecc) e soprattutto i guanti, anch’essi monouso.
Per sapere di più sul microblading o chiarire dubbi, contattateci.