La qualità degli interventi di microblading è il risultato della competenza, della destrezza e dell’esperienza dell’operatore nell’utilizzare lo strumento che contraddistingue questa forma di trucco semipermanente dalle altre: il tool principale del microblading è infatti completamente manuale e questo permette di ottenere gli effetti estremamente naturali di questa tecnica.
La caratteristica chiave del microblading è che le sopracciglia che risultanti dal trattamento sono indistinguibili da quelle naturali, integrandosi perfettamente con l’aspetto del viso e dando una credibile impressione di volume.
Questo livello qualitativo lo si può raggiungere ‘disegnando’ pelo per pelo le sopracciglia, con un preciso deposito di pigmenti accuratamente selezionati utilizzando lo strumento distintivo del microblading: si tratta di una particolare ‘penna’ con un apposito alloggiamento per le punte monouso, formate da un insieme di sottilissimi aghi; l’impugnatura di questa penna, disponibile in diverse conformazioni per adattarsi ad ogni mano e ad ogni lavoro, è studiata per rendere naturale ogni azione dell’operatore, come se fosse un’estensione del professionista stesso.
L’altro elemento chiave necessario a raggiungere i risultati naturali del microblading è appunto la punta della penna, composta da testine intercambiabili dotate di una lama formata dalle punte di un numero variabile di micro-aghi (da qui il termine microblading): in questo modo si effettuato i minuscoli tagli che permettono di depositare i pigmenti selezionati nello strato più superficiale del derma, per poi effettuare il ‘disegno’ pelo a pelo di cui abbiamo già parlato.
La scelta di poter cambiare la punta del proprio strumento porta vari vantaggi per l’esecuzione del microblading: in primo luogo, c’è un ovvio motivo di natura igienica e sanitaria, poiché entrando in contatto con il sangue e andando sottopelle è necessario usare aghi sterili e monouso.
In secondo luogo, con la punta intercambiabile si può scegliere quella più adatta ad ogni singolo lavoro; esistono infatti diversi spessori degli aghi e differenti modalità in cui sono disposti, con conformazioni a curva ad angolazioni variabili o con una forma a U. Questo spettro di possibilità è un altro fattore fondamentale per creare un effetto naturale per le sopracciglia:
- Lo spessore degli aghi riflette lo spessore della ‘pennellata’ con il pigmento e quindi devono adattarsi allo spessore dei peli del paziente
- Gli aghi con disposizione a U sono più adatti per ‘pennellate’ curve e per particolari metodi di riempimento
- Aghi con minor angolazione sono l’ideale per ritocchi e perfezionamenti, mentre quelli con angolazione maggiore permettono di effettuare ‘pennellate’ più ampie, di ottenere effetti di riempimento e di definizione dei contorni
- La combinazione di un elevato numero di aghi sottili permette ottimi risultati di ombreggiatura
Questa gamma di strumenti permette al professionista di adattarsi di volta in volta alle caratteristiche del paziente e di raggiungere il risultato desiderato conservando l’aspetto di naturalezza del microblading. L’esperienza e la formazione dell’operatore sono aspetti fondamentali: la destrezza della sua mano e l’accoratezza di scegliere gli aghi più adatti possono essere sviluppati solo grazie a corsi d’alto livello e ad una continua pratica. Scopri di più sul microblading e consulta il nostro catalogo corsi.