Chi non desidera sopracciglia perfette senza però dover costantemente investire tempo prezioso nella loro cura? Il microblading offre una soluzione efficace per realizzare questo sogno, ma risulta di difficile applicazione su alcuni tipi di pelle, in particolar modo quelle più sensibili: non preoccupatevi però che esiste la soluzione e si chiama microshading.
Il microblading è una tecnica innovativa di trucco semipermanente rivolta specificatamente alle sopracciglia: utilizzando un tool manuale, un operatore professionista è capace di effettuare depositi di pigmento e di ‘disegnare’ pelo a pelo per ottenere un risultato dall’aspetto incredibilmente naturale.
Il processo prevede l’utilizzo di ‘lame’ formate da tanti sottilissimi aghi allineati in diverse conformazioni per adattarsi meglio a ogni tipo di trattamento: chi esegue il microblading utilizzerà questo tool per effettuare dei sottilissimi tagli sulla superficie della pelle per depositare il pigmento biocompatibile nello strato più superficiale della pelle; il colore si legherà alle cellule in maniera semipermanente (il periodo medio è di un anno), ridefinendo l’aspetto esteriore della pelle in corrispondenza delle sopracciglia e ridefinendo così la loro forma.
È evidente semplicemente descrivendo questo processo che il microblading potrebbe essere una nota (letteralmente) dolente per le pelli più sensibili: per quanto di per sé non sia un trattamento doloroso e vengono utilizzate creme anestetizzanti, si parla comunque di effettuare micro-tagli sulla superficie della pelle.
Il microshading è una derivazione del microblading per accomodare le esigenze delle pelli più sensibili: si tratta comunque di applicare pigmento utilizzando sottilissimi aghi, ma in questo caso si punta a un effetto gradiente formato da piccolissimi puntini di colore piuttosto che alla tecnica pelo a pelo del microblading vero e proprio.
Anche se all’inizio possono sembrare blocchi di colore poco integrati con l’aspetto delle sopracciglia, col passare dei giorni e l’assorbimento del pigmento nelle cellule, si ottiene un risultato ottimale: il colore si schiarisce e assume la tonalità scelta per il trattamento e le sopracciglia appariranno naturali e delicate, il tutto senza creare disagio a chi ha una pelle sensibile e facilitando il processo di guarigione che segue il trattamento.
Oltre che per le pelli sensibili, il microshading è utilizzato anche per quelle grasse, altro nemico del microblading: la modalità di deposito ‘a punto’ rispetto quella ‘pelo a pelo’ permette di fissare maggiormente il pigmento sulle pelli grasse, garantendo risultati più stabili su questi tipi di pelle; non si tratta infatti di pigmenti di natura differente, cambia solo la modalità con cui vengono depositati.
È sempre importante affidarsi a un professionista per trovare la soluzione estetica semipermanente più adatta al proprio tipo di pelle e al proprio aspetto: il confronto tra cliente e operatore è uno step fondamentale per ottenere un risultato d’eccellenza. Scopri di più su microblading e PMU contattandoci.